
La cladosporiosi del pomodoro è un nemico silenzioso che ogni anno mette a rischio la salute degli orti italiani. Forse l'hai già notata: le tue piante sembrano sane, ma improvvisamente compaiono strane macchie, le foglie cadono e i frutti deperiscono. Riconoscere e intervenire in tempo fa la differenza tra una stagione perduta e un raccolto abbondante. In questo articolo sveliamo cosa provoca la cladosporiosi e come affrontarla, con consigli pratici per chi coltiva il pomodoro a casa.
Cos'è la cladosporiosi e perché interessa chi coltiva il pomodoro
La cladosporiosi (nota anche come muffa fogliare del pomodoro) è una malattia causata dal fungo Cladosporium fulvum. Questo patogeno colpisce soprattutto le piante di pomodoro coltivate sia in serra che in pieno campo. Il fungo trova condizioni ideali per svilupparsi quando l'umidità relativa supera il 90% e la temperatura si aggira attorno ai 24°C, ma può comunque agire tra i 10 e i 32°C. Bastano pochi giorni di condizioni favorevoli per vedere i primi segni della malattia sui tuoi pomodori.
Segni evidenti della cladosporiosi: come riconoscerla

I sintomi principali si presentano sulle foglie più vecchie e si manifestano con macchie verde chiaro o giallastre nella pagina superiore. Se capovolgi la foglia, noterai delle formazioni vellutate di colore verde oliva sulla superficie inferiore: sono i conidi fungini. Nei casi più avanzati, il fungo può attaccare anche il fusto, le gemme e i frutti, provocando un marciume nero coriaceo vicino al calice del frutto. Riconoscere questi segni è fondamentale per agire tempestivamente.
Dove si annida il fungo: i comportamenti da evitare
Il Cladosporium fulvum sopravvive come conidio e sclerozio per almeno un anno nei residui vegetali o nel terreno. Bastano pochi resti di vecchie colture perché il ciclo si ripresenti. Il vento e la pioggia contribuiscono poi a diffondere rapidamente i conidi su altre piante sane. Per questo è fondamentale eliminare sempre tutti i residui alla fine della raccolta e curare la rotazione delle colture, soprattutto nei piccoli orti urbani e nei giardini domestici.
Quando e perché la cladosporiosi esplode nell'orto
Condizione | Effetto sulla Malattia |
---|---|
Umidità superiore all'85% | Favorisce la germinazione dei conidi |
Temperature tra 24–32°C | Accelerano lo sviluppo del fungo |
Piante troppo fitte | Scarso ricircolo d'aria aumenta i rischi |
Irrigazione serale | Bagna il fogliame, facilitando l'infezione |
Mantenere troppa umidità nell'aria, soprattutto nelle serre o nei piccoli tunnel, crea il clima perfetto per la cladosporiosi. Le piante troppo ravvicinate impediscono il movimento d'aria, così come irrigare sopra le foglie la sera prolunga la bagnatura e incentiva l'infezione. Questi errori comuni si possono facilmente correggere osservando alcune buone pratiche.
Come prevenire e combattere la cladosporiosi nei pomodori
- Rinnova il terreno ogni anno se possibile e alterna le colture;
- Elimina tutti i residui di piante malate dopo la raccolta;
- Garantisci spaziatura adeguata tra le piante per migliorare la circolazione dell'aria;
- Evita irrigazioni sopra le foglie, soprattutto al tramonto;
- Se coltivi in serra, aumenta la ventilazione e controlla l'umidità;
- Applica trattamenti con fungicidi spray preventivi, seguendo le indicazioni del prodotto e preferendo quelli consentiti in agricoltura biologica;
- Controlla spesso il fogliame e agisci subito in caso di sintomi.
I miei consigli pratici contro la cladosporiosi
Lo confesso, negli anni ho perso più di una pianta di pomodoro a causa di questa insidiosa malattia. Da quando ho adottato alcune buone abitudini, però, la situazione è cambiata: una maggiore attenzione alla pulizia e all'arieggiamento è fondamentale. Nel mio orto tengo sempre a portata di mano uno spruzzino con prodotti naturali per intervenire appena vedo i primi segni. Vigilanza e costanza fanno davvero la differenza contro la cladosporiosi.
Gestire la cladosporiosi: un impegno costante per la salute del tuo orto
La cladosporiosi del pomodoro è una vera sfida per chi coltiva all'aperto e in serra. Solo una combinazione di prevenzione, sorveglianza attenta e tempestività nei trattamenti protegge il raccolto. Rispettando semplici regole e scegliendo strategie sostenibili, anche chi vuole un orto biologico può ridurre i rischi. Far crescere pomodori sani richiede passione e cura: ogni orto può diventare un esempio di equilibrio tra produttività e rispetto per l'ambiente.
Domande frequenti sulla cladosporiosi del pomodoro
- Come si riconosce la cladosporiosi nei pomodori? Si manifesta con macchie verde chiaro o giallastre sulle foglie più vecchie e una muffa verde oliva sulla parte inferiore.
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Posso mangiare i pomodori colpiti dalla cladosporiosi?
I frutti gravemente ammalati o con marciumi neri non sono consigliati per il consumo. I pomodori leggermente colpiti vanno controllati con attenzione. -
Quali sono le principali pratiche di prevenzione?
Rinnovare il terreno, eliminare residui e garantire buona aerazione sono fondamentali, oltre ai trattamenti con fungicidi se necessario. -
Esiste una varietà resistente di pomodoro?
Sì, esistono varietà di pomodoro più tolleranti ma è sempre importante seguire pratiche colturali corrette. -
Quanto tempo sopravvive il fungo nel terreno?
Il Cladosporium fulvum può sopravvivere nei residui vegetali e nel terreno per almeno un anno.
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